Immaginiamo di volere installare una caldaia, diciamo un'installazione caldaia a
Torino. La tecnica della condensazione è basata su fondamenti scientifici ben
diversi da quelli comuni per tanto impone l'uso di attenzioni particolari per la
risoluzione di probabili avversità annesse all'esplusione della
condensa.
Da queste considerazioni si nota un fondamentale peculiarità:
perché una caldaia abbia larga quota nel mercato, dovrà portare risultati a
vantaggio di termo-idraulici e famiglia, serve che dia una riduzione sui consumi
energetici, ma deve anche essere supportato da un pacchetto normativo che ne
faciliti e disciplini l’uso.
È chiaro che le caldaie a condensazione,
anche se sono un tipo di apparecchi con soluzioni tecnologiche ottime tale da
collocarle fuori della comune classificazione degli apparecchi utilizzatori a
gas, non devono sicuramente avere caratteristiche costruttive e di manutenzione
in disaccordo con le norme di sicurezza e con le regole di buona tecnica, valide
per gli apparecchi e le installazioni tradizionali.
Ciò è ormai possibile
dall'estate 2003, data di pubblicazione della norma UNI 11071 , riferimento per
gli impianti con apparecchi a condensazione di capacità termica non maggiore di
35 kW.
Le implicazioni di detta norma sono il risultato dell’analisi di
tutti gli aspetti installativi connessi all’utilizzo di apparecchi a
condensazione o similari (intendendo una caldaia che, in virtù di un efficienza
oggettivamente elevato può necessitare dell’evacuazione delle depositi d'acqua
che si è formata nei condotti da fumo sotto l’apparecchio ).caldaia a
pellets
Per la progettazione dell’impianto della caldaia e l'aerazione
dei locali, la norma rimanda tuttavia alle relative UNI 7129 e UNI 7131.
Costringere il vapore acqueo presente nell'aria ad essere indirizzata in verso
opposto la trasformazione, ossia solo a condensare, significa tirando le somme
togliere dall'aria una grossa parte di energia altrimenti diluita nei fumi di
scarico.
Una caldaia a condensazione deve essere pensata, costurita e
installata in modo da trarre il maggior vantaggio scaturito dalle proprie
peculiarità, cosa non ottenibile con altri apparati dove tale energia residua
viene francamente dispersa.
L’abbattimento della temperatura dei fumi
porta fattori secondari quali la generazione di condensati che hanno un grado di
acidità che si aggira mediamente, per impianti a gas, tra pH 3,5 e 4,5. Tale
indicazione impone a tecnici e installatori a scegliere materiali adeguati quali
ABS, HPE, per veicolare l'acqua che si è formata all’interno dell’apparecchio e
nei prodotti della combustione. I materiali in questione possono sostenere l'
usura delle condense per tutta la vita della caldaia.
Autore: Alex
Sito Web: www.fazland.com
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